Fa’ un passo avanti
Tema principale
Empowerment/Inclusione – diversità
Ulteriori temi
Empowerment/Inclusione – identità culturale
Empowerment/Inclusione – genere
Empowerment/Inclusione – genere
Durata
30-60 minuti
Modalità di attuazione
Interno
Obiettivi e risultati attesi
Attraverso quest’attività i partecipanti possono calarsi in situazioni concrete e creare dei collegamenti fra le diverse generazioni dei diritti politici, economici, sociali e culturali e il relativo accesso. Questo gioco permette di rendere la riflessione sui diritti meno astratta e più realistica. Lo scopo del gioco è quello di provare a mettersi nei panni di una persona di diversa estrazione sociale e provenienza, coltivando l’empatia.
Panoramica dell'attività
Fa’ un passo avanti è un gioco che permette ai ragazzi di immedesimarsi in personaggi con caratteristiche elencate/disegnate su carte da gioco. I partecipanti si muovono in relazione alle possibilità e opportunità che possiede il ruolo ricevuto. Per alcuni di loro non sarà possibile avvicinarsi alla linea che segnala l’arrivo (linea dei diritti). Ciò porterà a riflessioni sui temi di disuguaglianza, pregiudizi e ingiustizie sociali.
Descrizione dell'attività
Materiali necessari: elenco situazioni/diritti, gessetti o scotch di carta per la linea dei diritti.
L’attività può essere realizzata in una grande stanza o uno spazio aperto.
Il formatore delimita l’area di gioco: due linee (quella di partenza e quella dei diritti) distanti tra loro. Ogni giocatore riceve una carta personaggio che descrive una situazione come ad esempio: “Hai 9 anni e un fratello. Vivi in un appartamento in città con tua madre, che lavora in un magazzino. Tuo padre è in carcere”. Grazie alla carta si sperimenta una riflessione personale sulle opportunità di vita del personaggio quindi, una volta che i partecipanti sono disposti sulla medesima linea di partenza, hanno il tempo per immedesimarsi nel personaggio. Il formatore a quel punto inizierà a proclamare alcune affermazioni e i giocatori potranno fare un passo avanti nel campo da gioco solo se ritengono che il proprio personaggio possa fare quell’azione. Ciò fa sì che non tutti arrivino alla linea di arrivo e si manifesti così, tramite lo spazio fisico nella stanza, quella disparità effettiva tra diritti garantiti e diritti non garantiti. Si sperimenta in questo modo cosa significa esclusione sociale, discriminazione, garanzia o privazione dei diritti.
L’attività può essere realizzata in una grande stanza o uno spazio aperto.
Il formatore delimita l’area di gioco: due linee (quella di partenza e quella dei diritti) distanti tra loro. Ogni giocatore riceve una carta personaggio che descrive una situazione come ad esempio: “Hai 9 anni e un fratello. Vivi in un appartamento in città con tua madre, che lavora in un magazzino. Tuo padre è in carcere”. Grazie alla carta si sperimenta una riflessione personale sulle opportunità di vita del personaggio quindi, una volta che i partecipanti sono disposti sulla medesima linea di partenza, hanno il tempo per immedesimarsi nel personaggio. Il formatore a quel punto inizierà a proclamare alcune affermazioni e i giocatori potranno fare un passo avanti nel campo da gioco solo se ritengono che il proprio personaggio possa fare quell’azione. Ciò fa sì che non tutti arrivino alla linea di arrivo e si manifesti così, tramite lo spazio fisico nella stanza, quella disparità effettiva tra diritti garantiti e diritti non garantiti. Si sperimenta in questo modo cosa significa esclusione sociale, discriminazione, garanzia o privazione dei diritti.
Fonti e ulteriori materiali
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Note aggiuntive
Il gioco si può estendere ad un’altra attività nella quale i giocatori creino delle carte di ruolo atte a far muovere anche i personaggi fermi verso il traguardo, ossia la linea dei diritti.
In questo modo è possibile far emergere anche le responsabilità di enti, persone, istituzioni, ruoli nel garantire i diritti.
In questo modo è possibile far emergere anche le responsabilità di enti, persone, istituzioni, ruoli nel garantire i diritti.
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